È cronaca di tutti i giorni, la considerazione di quanto sia difficile fronteggiare i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni in quello che è lo scenario quotidiano d’azione per le Aziende Manifatturiere. I toni possono essere preoccupati, decisi, oppure allarmati, a seconda delle scuole di pensiero, ma concordano su un dato fondamentale: i cambiamenti intercorsi non sono un’opinione di qualcuno bensì, appunto, un dato di fatto per tutti. È osservazione ormai consolidata e riassuntiva dell’attualità (almeno per molte aziende) le sintesi che recitano:
“gli ordini arrivano all’ultimo minuto, richiedono quantitativi limitati e tempi di consegna corti“; oppure “i tempi di definizione commerciale di una commessa sono stati stravolti e non c’è più spazio per una definizione tecnica almeno sufficiente” ; e ancora, “la programmazione dei materiali deve comprendere i magazzini dei clienti presso di noi ed è complicato gestire gli equilibri di spazi ed impegni“.
Queste sono solo alcune delle casistiche con le quali le aziende si devono confrontare oggigiorno. Se sul versante della cronaca, sia generalista che specializzata, i temi appaiono chiari e riscontrati in numerosi esempi, non sembra altrettanto chiara la risposta sul versante opposto, quello delle soluzioni. Qui la chiarezza si confonde, le opinioni tornano a prevalere e si attestano su due poli di attrazione, non necessariamente convergenti. Da un lato si osservano considerazioni sulla “irreversibilità” o meno dei cambiamenti avvenuti, sulle possibilità di ritorno alle dinamiche di domanda ed offerta degli anni passati, sulla incidenza dei grandi eventi e sulle conseguenze degli stessi. Dall’altro si propongono nuove prospettive di visione e, conseguentemente, di strutturazione dei processi all’interno delle Aziende Manifatturiere. Si rafforzano le logiche (per altro non completamente assimilate e distribuite) di inquadramento delle attività a traguardo di modelli ed obiettivi predefiniti, dando con ciò sostanza alle teorie gestionali più recenti (poco note alla maggioranza degli operatori, ma spesso citate per riferimenti sintetici: da “push or pull” a “lean thinking”, per esempio).
WORKSHOP, LA GIORNATA DEL 12 OTTOBRE 2016
L’iniziativa di GP Progetti, di cui vi rendiamo partecipi, si colloca in quest’ultimo contesto e si propone di portare un contributo alla ricerca delle soluzioni. Come bene sanno tutti gli operatori coinvolti, il tema è importante, non è facile inquadrarlo, ancora meno possederlo e renderlo applicabile alle realtà aziendali. Con il dovuto rispetto, quindi, pensiamo che possa risultare utile trovare del tempo per partecipare ad un incontro di approfondimento e snocciolare alcune tematiche grazie alla partecipazione di relatori d’eccellenza:
- Lucio Zavanella, Professore Ordinario del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia: “Riflessioni sull’evoluzione della Gestione della Produzione: dai metodi storici e tradizionali agli scenari attuali e futuri”.
- Fabio Salvi, Amministratore Delegato della Salvi Sistemi: “L’importanza del dato oggettivo nella gestione aziendale – ovvero l’analisi statistica applicata alla gestione della produzione”.
- Roberto Savelli, GP PROGETTI : “La valutazione di applicabilità delle più recenti modalità di gestione sia strategica che operativa, ovvero la condivisione di strumenti specificatamente progettati, realizzati e collaudati quali possibili soluzioni per la PMI italiana”.
Il seminario “Nuove frontiere nella gestione operativa dell’azienda manifatturiera” è in programma per mercoledì 12 ottobre 2016 (dalle 9,30 alle 13) a Villa Fenaroli Palace Hotel Brescia, Via Giuseppe Mazzini 14, 25086, Rezzato (Brescia). GP Progetti invierà una conferma d’iscrizione a tutti i partecipanti.