
Tra i dati principali rilevati dall’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano, uno dei più rilevanti è sicuramente l’estesa presenza delle Startup italiane su suolo europeo – si parla di 24 aziende su 80 attive nel primo trimestre del 2017. In Italia, l’Industria 4.0 è in vertiginosa crescita, sia economicamente – 25% rispetto all’anno precedente – che a livello di conoscenza del fenomeno, infatti solo l’8% degli imprenditori non sa cosa significhi – contro il 38% del 2016 –, addirittura il 61% delle aziende sta pensando attivamente come sfruttarlo. Tra queste un esempio è GP Progetti che, con il suo software per la produzione industriale, è stata fra le prime aziende italiane a credere nell’Industria 4.0, ancor prima che entrasse in vigore il Piano Europeo e le agevolazioni ad esso collegato. Le Startup nate nel mondo fra il 2011 e il 2015 sono, stando al censimento dell’Osservatorio Industria 4.0, circa 245, ma sempre secondo i dati riportati vi è una crescita dal 2016 al 2017 del 15%, con una forte impronta rivolta a soluzioni Cloud ed Analytics – proposte nel 50% dei casi. Degni di nota sono anche i finanziamenti che queste Startup riescono a raccogliere: un complessivo di 2 miliardi di dollari, della quale il 71% ricevuti dalle aziende emergenti nord-americane, superiori fino a 3 volte rispetto alla controparte europea – rispettivamente 10,9 milioni e 2,9 milioni -, dimostrando che il Nord America è attualmente la culla ideale per queste nuove Startup, mentre per l’Europa c’è ancora molto spazio di crescita. Ormai si può dire vinta la prima sfida culturale affrontata dall’Industria 4.0, cioè la consapevolezza delle sue funzioni e dei metodi per sfruttarla. Grazie anche al Piano Nazionale che oltre a divulgarne la conoscenza agli imprenditori sta promuovendo la trasformazione 4.0 alle aziende che si occupano di logistica o software per la produzione industriale. L’Industria 4.0 inoltre, si sta rivelando una vera e propria rivoluzione anche in fatto di competenze, dato che l’Osservatorio Industria 4.0 ha catalogato ben oltre cento nuove mansioni tecniche per definire, gestire e progettare i processi e modelli di business di Industria 4.0, conoscenze ritenute, dati alla mano, importanti dalle aziende italiane, in particolar modo la capacità di “definire un piano di adozione delle tecnologie per il miglioramento dei processi produttivi”.