L’Agenzia delle Entrate fa il punto sulle novità e sulle agevolazioni fiscali industria 4.0 contenute nella Legge di Bilancio 2019: è stata diffusa, infatti, una circolare che chiarisce alcuni dei temi principali, fra tutti la nuova disciplina dell’iper-ammortamento. La Manovra Economica del Governo Italiano approvata a fine 2018 e, in particolare, le nuove agevolazioni fiscali previste mirano a sostenere gli investimenti delle imprese nella formazione e a favorire la loro trasformazione tecnologica e digitale secondo la logica dell’automazione, e quindi più in generale dell’industria 4.0.
Agevolazioni fiscali industria 4.0: l’iper-ammortamento
La circolare diffusa dall’Agenzia delle Entrate chiarisce quelle che sono le principali agevolazioni fiscali industria 4.0. Tra queste spicca l’iper-ammortamento: si tratta, in breve, della supervalutazione degli investimenti sostenuti dalle aziende per acquistare beni materiali strumentali nuovi e beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. L’iper-ammortamento potrà essere applicato agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 o entro il 31 dicembre 2020, a condizione però che l’ordine risulti accettato dal fornitore entro il 31 dicembre 2019 e che, al contempo, si sia versato un acconto di almeno il 20%. Per usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2019, l’impresa beneficiaria deve avere sede in Italia.
Agevolazioni fiscali industria 4.0: gli aspetti confermati
Con la Legge di Bilancio 2019 è stata confermata anche la maggiorazione del 40% per gli investimenti in beni immateriali, come per esempio software, connessi agli investimenti in beni materiali 4.0; essa è destinata, in particolare, alle imprese che fruiscono dell’iper-ammortamento. Sono soggetti a tali agevolazioni fiscali anche i costi dei canoni di accesso a beni immateriali tramite soluzioni di cloud computing, fondamentali in un’ottica di Industria 4.0. Un’altra conferma riguarda il credito di imposta ricerca e sviluppo e la formazione 4.0. Nel primo caso, come precisa l’Agenzia delle Entrate, sarà possibile fruire del credito solo ad avvenuta certificazione della documentazione contabile delle spese. Riguardo al credito di imposta per la formazione, poi, esso non riguarda le attività ordinarie e periodiche necessarie all’azienda per conformarsi alle norme in materia di salute e sicurezza, di protezione dell’ambiente o altro, bensì tutti quegli interventi formativi attuati nell’ottica della trasformazione tecnologica e digitale. Vuoi approfittare delle agevolazioni fiscali e migliorare la digitalizzazione della tua azienda tramite il nostro Software per industria 4.0? Contatta gli specialisti di GP Progetti per maggiori informazioni.